Dove esiste comunità esiste partecipazione:
l’educazione diventa un fatto collettivo che concorre a definire l’identità dei servizi e a renderla visibile e comunicabile.
All'interno di un progetto di co-educazione, la partecipazione e “l'essere insieme” all'interno e all’esterno dei servizi permettono processi di inclusione, di accoglienza, intesa come reciproca permeabilità di rapporti, in cui la crescita del singolo non si può pensare separata dalla crescita del gruppo.
Il 18 ottobre la sezione grandi del nido Gambero si è recata in escursione ai boschi di Faeto di Serramazzoni a raccogliere le castagne. Un momento dedicato alla partecipazione, alla semplicità e alla lentezza, un invito ad uscire per riscoprire il legame semplice con la natura.
Osservazione botanica, esplorazione, manipolazione e gusto fuori dal nido hanno permesso di gettare le basi per una profonda coesione fra educatrici, bambini/e e famiglie, per partire alla scoperta del nuovo anno educativo attraverso un’esperienza autentica di partecipazione.
E 'così che, come ricordava Giancarlo Cerini, la partecipazione a cui si auspica e sulla cui costruzione si investe quotidianamente, fa riferimento a “quell'idea che si partecipa a una comunità in cui si impara insieme ad accompagnare [...] un'esperienza che per i genitori può essere anche un momento di possibili crescita di consapevolezza, di responsabilità anche per le società, per costruire elementi di coesione sociale [..]”
